Progetto
Il contesto
I social media sono un terreno fertile per lo sviluppo di contenuti di microlearning in quanto sono coinvolgenti, concisi e facilmente disponibili. Senza dubbio sviluppare il loro uso nel mondo dell’istruzione potrebbe rafforzare il processodi insegnamento e apprendimento sia per gli insegnanti che per gli studenti.
1. La principale attività online degli studenti online sono i social media
I dispositivi digitali e Internet rappresentano una parte dominante della vita degli studenti sin dagli anni della loro formazione, con i social media come attività online che regna sovrana. I dati Eurostat del 2019 rilevano che tra il 94% degli studenti nell’UE che utilizza Internet quotidianamente, l’attività online più comune per quasi l’85% di loro è la partecipazione ai social network, come TikTok, Snapchat e Instagram.
2. I social media possono rispondere alle sfide dell'educazione digitale di oggi
Sulla scia di una pandemia che ha portato a un boom nell’uso delle Teconologie Informatiche per l’apprendimento, la Commissione europea ha adottato un piano d’azione per l’educazione digitale (2021-2027) che invita docenti e formatori a rendere il loro insegnamento adatto all’era digitale. Il piano d’azione afferma che la tecnologia può essere uno strumentoper l’apprendimento collaborativo e per la creazione/condivisione di contenuti digitali prontamente disponibili, abbordabili e accessibili a tutti gli studenti, in particolare agli studenti con difficoltà.La creazione di contenuti educativi sui social media può soddisfare i requisiti stabiliti da questo piano d’azione: a parte i social media che sono già un punto fermo dell’era digitale, i contenuti su queste piattaforme sono gratuiti, personalizzabili e accessibili, il che consente di sviluppare degli approcci inclusivi e incentrati sullo studente.L’incoraggiamento all’utilizzo di questi contenuti è affermato anche in un rapporto intitolato “Innovare l’istruzione e educare all’innovazione” dove secondo una raccomandazione dell’OCSE, i servizi di social media possono supportare l’apprendimento formale e informale.Pertanto, respingere il potenziale educativo dei social media considerandoli solo come piattaforme per la socializzazione e l’intrattenimento, sarebbe un atteggiamento miope nel mondo di oggi.
3. Gli insegnanti (e gli adulti in generale) hanno un uso limitato dei social media rispetto agli studenti
Tuttavia, nell’ottica dello studio del Parlamento europeo del 2020 intitolato “Ripensare l’istruzione nell’era digitale”, affinché le nuove tecnologie vengano utilizzate nelle aule, gli insegnanti devono essere i motori centrali della loro applicazione in classe. Tuttavia, lo stesso studio riporta che gli insegnanti tendono a utilizzare le TIC per lo più per compiti semplici e non per scopi diapprendimento specializzati. Quando si tratta in particolare di social media, i dati ci mostrano che la preparazione degli insegnanti è notevolmente in ritardo rispetto ai loro studenti.
Un confronto effettuato utilizzando i dati Eurostat del 2019 mostra una differenza di 30% tra i giovani e gli adulti coinvolti in attività sui social media. La stessa fonte mostra anche che la media europea degli adulti in possesso di competenze digitali ‘sopra le basi’, vale a dire, la capacità (tra gli altri parametri) non solo di partecipare ai social network ma anche di caricare contenuti prodotti autonomamente e da condividere con gli altri (Eurostat), è solo il 31%.
Il punto di vista degli insegnanti sull’applicazione delle tecnologie digitali non sembra essere il problema, poiché il piano d’azione dell’UE per l’istruzione digitale ha rilevato che la “creazione di contenuti digitali” è un’area predominante in cui gli insegnanti vorrebbero migliorare nel prossimo futuro.
Lo studio del Parlamento europeo fa eco a questa affermazione e rileva che i fattori che ostacolano lo sviluppo delle competenze digitali degli insegnanti sono: un divario percepito nelle loro competenze digitali, problemi di sicurezza e mancanza di opportunità di formazione.
Il nostro obiettivo
Questo progetto fornirà orientamento, formazione e risorse agli insegnanti delle scuole secondarie e ai loro studenti con l’obiettivo di sviluppare la loro preparazione digitale e la capacità di creazione di contenuti per l’uso dei social media in modi pedagogicamente significativi e inclusivi.
Il curriculum e la rilevanza per l’UE saranno una priorità assoluta, quindi gli insegnanti impareranno a integrare tali media nei loro contenuti pedagogici, nonché ad applicarli per insegnare competenze chiavi in un’otticadi apprendimento durante tutto l’arco della vita (il c.d Life Long Learning di Erasmus+). Saranno promossi i principi e gli usi pratici del microlearning sui social media che possono soddisfare le esigenze specifiche degli studenti. Durante questo processo, affronteremo anche le preoccupazioni sulla sicurezza e il consumo passivo dei social media da parte degli studenti fornendo risorse di sicurezza rilevanti per la creazione di contenuti educativi, al fine di rafforzare l’alfabetizzazione digitale.